Al fine di prevenire le migliaia di morti stimate ancora per il prossimo futuro sulle strade europee, il Regolamento 2019/2144 CE sulla General Safety Regulation, (che ha aggiornato il precedente Regolamento comunitario in tema di sicurezza 661/2009) e la norma UE 78/2009 sulla sicurezza dei pedoni, a partire dal 6 luglio 2022 prevedono l’obbligo di introdurre, di serie, alcuni dispositivi ADAS, sui nuovi veicoli commerciali e camion che saranno omologati.
Con l’acronimo ADAS, ovvero Advanced Driver Assistance Systems, s’identificano tutti i dispositivi presenti sui veicoli per migliorare il comfort e la sicurezza di guida. Tali disposizioni, risultano quindi certamente rilevanti non soltanto per quanto concerne la sicurezza stradale in generale ma, anche, in relazione al rischio stradale su lavoro e la guida di un veicolo come mansione lavorativa.
L’obbligo, infatti, riguarderà in particolare alcuni dispositivi quali il sistema “Intelligent Speed Assistance”, basato sulla ricognizione e il riconoscimento automatico della segnaletica stradale; l’elemento di avviamento per monitorare, attraverso un etilometro, lo stato di ebrezza del conducente, impedendo l’accensione del motore se il conducente non è idoneo alla guida; il sistema di frenata automatica di emergenza; la regolazione intelligente della velocità; i sistemi di riconoscimento di eventuali distrazioni o stanchezza del conducente; i dispositivi di segnalazione di un blocco del veicolo in situazioni di emergenza; il mantenimento attivo della corsia di marcia; i sistemi di rilevazione di eventuali veicoli che provengono in senso opposto; la scatola nera con data recorder e la videocamera per la retromarcia.
Il progetto, quindi, è orientare la progettazione e costruzione dei nuovi veicoli verso sistemi di assistenza alla guida sempre più performanti e diffusi su tutte le gamme di veicoli, a partire da quelli più economici. Ma dobbiamo comunque considerare anche il fatto che, ad oggi, esiste un parco di veicoli circolanti che non dispongono di questi sistemi e, comunque resta la domanda di fondo: che ruolo gioca il fattore umano nella dinamica degli incidenti? La componente tecnologica, a meno che non sia spinta alla massima sofisticazione realizzando sistemi di guida completamente automatici (rispetto ai quali si stanno aprendo scenari tecnici, etici e filosofici molto complessi e oggetto di ampio dibattito tra gli esperti), il conducente del veicolo potrebbe essere portato ad abusare dei sistemi di sicurezza, affidando a loro l’intervento per correggere sempre ogni situazione.