Nel più generale contesto dell’infortunistica stradale, è noto che gli incidenti stradali costituiscono la prima causa di morte sul lavoro.
Nell’ambito degli infortuni “sulle strade”, infatti, sono anche da considerare quelli che coinvolgono lavoratori alla guida di veicoli sia che si trovino all’esterno dell’area aziendale (viabilità ordinaria) sia quelli all’interno del perimetro dei siti produttivi (es. stabilimenti, impianti, magazzini, piazzali, spazi di manovra, ecc.) e che possono coinvolgere lavoratori appartenenti a molteplici categorie professionali, inclusi tutti coloro che si recano sul posto di lavoro e al termine della giornata lavorativa tornano alla propria dimora.
A riguardo, si rileva che quando l’utilizzo del veicolo aziendale rientra nella mansione lavorativa, ovvero è identificabile come mezzo strumentale assimilandolo come “attrezzatura da lavoro” e l’ambito stradale è identificabile come “luogo di lavoro”, in capo al datore di lavoro esiste certamente l’obbligo di garantire la corretta manutenzione del mezzo ed anche la formazione ed informazione sul rischio guida, laddove va certamente rilevato che il sistema guida vuole un equilibrio dinamico tra le diverse componenti GUIDATORE-VEICOLO-INFRASTRUTTURA.
Equilibrio influenzato certamente dalle condizioni esterne (componente AMBIENTE) e, in generale, dalle scelte fatte per la pianificazione dello SPOSTAMENTO. Questo significa tenere in considerazione l’idoneità psico – fisica del conducente, affinché sia in grado di svolgere in condizioni adeguate il proprio lavoro in modo sicuro, non solo per sé stesso ma anche per le altre persone, adottare un adeguato programma di manutenzione sia dei veicoli, che devono essere idonei e adatti per l’uso a cui sono destinati, sia dei dispositivi di sicurezza installati sui veicoli, che devono essere correttamente conservati e gestiti.